XXX Giornata Mondiale del malato 11 Febbraio 2022 L’importanza del prendersi cura
“Trent’anni fa san Giovanni Paolo II istituì la Giornata Mondiale del Malato per sensibilizzare il popolo di Dio, le istituzioni sanitarie cattoliche e la società civile all’attenzione verso i malati e verso quanti se ne prendono cura 1”.
L’attenzione verso i malati è, da sempre, un tema molto attuale e mai, come in questi ultimi due anni, se ne è parlato, causa anche della pandemia. Ed è proprio a chi ne è stato più colpito, gli anziani, che vogliamo rivolgere la nostra attenzione. Siamo dell’avviso che sia giusto ricordare tutte le persone malate, con una giornata commemorativa, ma siamo altresì convinti che tutti i giorni dell’anno andrebbero onorati e rispettati. In questa giornata è giusto anche “curare chi cura” ovvero tutti gli Operatori Sanitari che, a vario titolo, hanno prestato la loro assistenza, in questi anni duri e pesanti, anche dal punto di vista psicologico, diventando loro stessi malati da curare.
Parlare di malati quasi sempre porta ai concetti di cura e di assistenza. Ma il passaggio culturale che è necessario fare è quello che riguarda il curare e il prendersi cura.
Ma a che cosa ci si riferisce quando si parla di curare e di prendersi cura? 2
La parola curare si riferisce alla rimozione della causa di un disturbo o di una malattia, attraverso tutti quegli interventi finalizzati alla risoluzione, laddove possibile, della malattia. Con questa accezione, la cura dà al paziente l’opportunità di ripristinare lo stesso stato di salute goduto prima dell’insorgere della malattia. La possibilità di curare in questo senso è garantita solo dalla medicina, cioè da quelle modalità terapeutiche efficaci che permettono all’operatore sanitario di curare da un punto di vista esclusivamente tecnico.
L’espressione prendersi cura, invece, esprime il coinvolgimento personale dell’operatore sanitario con la persona che soffre, coinvolgimento che si esprime attraverso la compassione, ovvero “patire con” , la premura, l’incoraggiamento e il sostegno emotivo.
Nella storia della assistenza sanitaria questi due concetti hanno conosciuto vari destini. In questi ultimi tempi, si assiste all’emergere dell’esigenza di integrare i due aspetti dell’assistenza, il curare e il prendersi cura. Nel concetto del prendersi cura sono quindi compresi sia la competenza professionale e la preparazione scientifica sia il coinvolgimento personale che porta a centrarci nella persona del malato, vuol dire porre il malato al centro del nostro agire. Per raggiungere questo obiettivo occorre entrare in sintonia con il malato e i suoi famigliari con quell’atteggiamento che si chiama ascolto empatico al fine di raggiungere la salute 3.
La malattia espone il soggetto ad una condizione di vulnerabilità, specie se chi si ammala è anziano, e ad una situazione di dipendenza. La dipendenza spesso viene vissuta come una situazione di inferiorità, dover dipendere da qualcuno, nello svolgimento di tutte le attività di base della vita quotidiana, pesa e la capacità di curare è proprio quella di aiutare senza far pesare. Ecco perché diventa fondamentale, per le persone che si occupano della cura, ricordarsi di quanto siano importanti il rispetto e l’aiuto nell’affrontare la malattia. Prendere per mano l’altro e accompagnarlo in tutte le fasi della malattia che è poi la filosofia della giornata mondiale del malato, che lo pone al centro di tutto il processo di cura, come protagonista e non come un oggetto passivo o un semplice numero di “letto”.
N.N AeV
1Cfr S. Giovanni Paolo II, Lettera al Cardinale Fiorenzo Angelini, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale degli Operatori Sanitari, per l’Istituzione della Giornata Mondiale del Malato (13 maggio 1992).
2https://anzianievita.it/dal-curare-a-prendersi-cura/
3https://anzianievita.it/dal-curare-a-prendersi-cura/
Perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te. Franco Battiato