Ausili, protesi, ortesi e presidi Facciamo un po' di chiarezza

Prima di addentrarci nella trattazione di questi argomenti è utile fare un richiamo al concetto di disabilità, concetto che unisce l’utilizzo di ausili, protesi e ortesi e presidi.
L’OMS ha sviluppato una classificazione internazionale sul funzionamento, sulla disabilità e sulla salute. Questi concetti permettono di classificare una vasta gamma di informazioni relative alla salute, utilizzando un linguaggio comune che favorisce la comunicazione in materia di assistenza sanitaria, tra operatori di tutto il mondo e tra diverse discipline scientifiche. Questo sistema di classificazione si chiama ICD 10 mentre il sistema ICF classifica il funzionamento e la disabilità associati alle condizioni di salute.
In base a questa classificazione emergono le definizioni di:
- Menomazione: qualsiasi perdita o anormalità a carico di strutture o funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomiche; essa rappresenta l’esteriorizzazione di uno stato patologico e in linea di principio essa riflette i disturbi a livello d’organo.
- Disabilità: qualsiasi limitazione o perdita (conseguente a una menomazione) della capacità di compiere un’attività nel modo o nell’ampiezza considerati normali per un essere umano. La disabilità rappresenta l’oggettivazione della menomazione e come tale riflette disturbi a livello della persona. La disabilità si riferisce a capacità funzionali estrinsecate attraverso atti e comportamenti che per generale consenso costituiscono aspetti essenziali della vita di ogni giorno.
- Handicap: condizione di svantaggio vissuta da una determinata persona in conseguenza di una menomazione o di una disabilità che limita o impedisce la possibilità di ricoprire il ruolo normalmente proprio a quella persona (in base all’età, al sesso e ai fattori socio-culturali). Esso rappresenta la socializzazione di una menomazione o di una disabilità e come tale riflette le conseguenze – culturali, sociali, economiche e ambientali – che per l’individuo derivano dalla presenza della menomazione e della disabilità. Lo svantaggio deriva dalla diminuzione o dalla perdita delle capacità di conformarsi alle aspettative o alle norme proprie dell’universo che circonda l’individuo.
Ma in base a questa suddivisione quando usare un ausilio, una protesi o un’ortesi? Quali presidi sono necessari? Proviamo a fare un po’ di chiarezza.
Con il termine AUSILIO si intende uno strumento in grado di migliorare o aumentare una funzione alterata del soggetto, sono strumenti utili ad aiutare chi è in condizioni di disabilità, ad esempio un bastone o le stampelle che migliorano la deambulazione, una sedia a rotelle che può permettere gli spostamenti in autonomia. La sedia a rotelle può essere un ausilio sia temporaneo, in caso di disabilità (ad esempio una frattura di un arto inferiore) sia permanente (ad esempio in caso di menomazione in seguito alla perdita di un arto). Sono ausili, ad esempio, anche le posate modificate che utilizzano i soggetti affetti da ictus.
Le PROTESI, spesso associate alle menomazioni, sono strumenti che sostituiscono parzialmente o completamente le parti del corpo che sono venute a mancare (ad esempio un arto).
Le ORTESI sono dei dispositivi esterni in grado di aumentare, migliorare o controllare la funzione compromessa di alcune parti del corpo (ad esempio collari e busti per la colonna vertebrale, i tutori per le ginocchia, le caviglie, la molla di codivilla, i plantari, ecc.).
Fanno parte di queste categorie, anche se hanno un uso differente, i PRESIDI, ovvero oggetti che aiutano a prevenire o curare determinate patologie (ad esempio i presidi per l’incontinenza, quali i cateteri e i pannoloni).
A differenza degli ausili, le protesi e le ortesi per la loro realizzazione e/o l’applicazione, necessitano di personale specializzato quale il tecnico ortopedico. E’ proprio questa figura che provvede sia alla loro realizzazione, costruendo materialmente il necessario, sia alla loro applicazione, insegnando al paziente il corretto modo di indossarlo. Per poterli fabbricare è necessaria una prescrizione medica dove il tecnico collabora col medico per l’assistenza tecnica, la sostituzione e l’eventuale riparazione.
COME OTTENERLI
Tutti gli ausili, le ortesi e le protesi sono contenuti nel Nomenclatore Tariffario delle Protesi, a carico del S.S.N. Per poterli ottenere è necessario che il paziente sia sottoposto ad una visita medica da parte di uno specialista che redigerà una prescrizione con la quale ci si potrà recare in un’officina ortopedica, di libera scelta, che farà un preventivo di spesa. Una volta ottenute sia la prescrizione sia il preventivo, ci si reca all’ufficio preposto dell’Azienda Sanitaria per avere l’autorizzazione alla fornitura. Una volta ottenute tutte le autorizzazioni ci si reca all’Officina ortopedica per la realizzazione. Ultimo passaggio, dopo la consegna, il collaudo di quanto fornito a cura dello specialista prescrittore.
Per ottenere i presidi è sufficiente la prescrizione o il piano terapeutico da parte del medico curante e/o dello specialista, a fronte di un verbale d’invalidità.
“L’approccio medico considera la disabilità come un problema della persona (causato direttamente da malattie, traumi o altre condizioni di salute) ed è su di essa che, esclusivamente, si deve intervenire nei termini di cura dell’individuo, o di adattamento della persona alla propria condizione o di cambiamento comportamentale”. (cit. Associazione Italiana Sindrome di Williams)
N.N. AeV
Il consiglio che voglio dare alle persone disabili è di concentrarsi sulle cose che la disabilità non impedisce di fare bene e di non rimpiangere ciò che non si riesce a fare. Non siate disabili nello spirito, come nel corpo.
Stephen Hawking