La domotica al servizio degli anziani
L’innalzamento dell’età media della popolazione ha avvicinato gli anziani alla domotica. Il progredire dei bisogni della terza età ha portato alla realizzazione di soluzioni tecnologiche che rendono la vita più comoda e sicura.
La Domotica aiuta a vivere pienamente e senza rinunce la propria residenza permettendo il superamento delle barriere e migliorando la qualità e la sicurezza della vita delle persone che risiedano nei locali, compresi i “Vicini”, che potranno stare più tranquilli in quanto i sistemi di rivelazione (fughe di gas, allagamento, principio di incendio, ecc) entreranno in funzione prima che l’evento degeneri.
La domotica può applicarsi praticamente a tutte le attività che si svolgono in una unità abitativa attraverso qualsiasi tipo di impianto. Può applicarsi a :
- Accensione,spegnimento e regolazione di lampade
- Inserimento o disinserimento di prese f.m
- Accensione,spegnimento e regolazioni di impianti di riscaldamento o di condizionamento
- Accensione e spegnimento di impianti TV o hi-fi
- Comando di tapparelle,porte,cancelli e altri tipi di barriere
- Controllo di parametri ambientali e atmosferici quali umidità,vento,pioggia,sole
- Comando e controllo di ogni tipo di elettrodomestico
- Comando e controllo di sistemi di allarme,antifurto,antintrusione,controllo accessi
- Comando e controllo di impianti di elaborazione dati
- Gestione di sicurezza (per esempio controllo di fuoriuscita di gas,di acqua ecc).
A livello europeo esistono vari programmi dedicati allo sviluppo della domotica per le categorie deboli, il più importante, con funzione di coordinamento, è l’Ambient Assisted Living Joint Programme (AALJ) che coinvolge 23 Paesi. Lo scopo del programma è proprio incoraggiare la ricerca sull’invecchiamento della popolazione e la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) che possano favorire la dignità e l’autonomia degli anziani, ridurre i costi dell’assistenza sanitaria ed offrire nuove opportunità per l’industria.
Quanto all’Italia, il mercato della domotica è nella fase dello sviluppo, con trend di crescita che, secondo Assodomotica, si manterranno intorno al 30% nei prossimi anni. La tendenza è quella di realizzare impianti domotici in abitazioni nuove o ristrutturate; per avere un’idea dei numeri in gioco, basti pensare che in Italia si costruiscono circa 300.000 abitazioni all’anno e se ne ristrutturano circa 700.000 con il completo rifacimento degli impianti. Secondo le recenti stime di Assodomotica, gli impianti domotici passeranno dai 10.000 realizzati nel 2005 agli oltre 100.00 nel 2013. Il valore complessivo di tali impianti passa da 42 milioni di euro nel 2005 a 440 milioni di euro nel 2013. In queste stime sono considerati sia gli impianti “base”, normalmente in dotazione a capitolato nelle nuove costruzioni, sia impianti “avanzati”, con elevati livelli di personalizzazione. Dal punto di vista regionale, subito dopo il Trentino si posiziona la Valle d’Aosta (63%), il Veneto (61%), la Lombardia (60%) e il Piemonte (55%). Devono invece guadagnare posizioni le regioni del sud: soltanto la Sardegna raggiunge il 15%, mentre il resto delle regioni ha percentuali ancora più esigue. Dati comunque eccelsi per un innovativo settore che seguiterà a registrare un deciso aumento. Basti notare, infatti, che anche congrui investimenti iniziali si possono recuperare negli anni grazie a riduzioni sulle bollette che possono arrivare sino al 20%.
Ci aspettiamo che le imprese di costruzione daranno ben presto pubblicità al livello offerto negli impianti come valore aggiunto nella propria offerta. M.S A&V
“Un giorno le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi,ma mai nessuna di esse potrà porne uno”. Albert Einstein