Estate e anticoagulanti Cosa posso mangiare?

Estate e anticoagulanti
Estate e anticoagulanti

Gli anticoagulanti sono farmaci essenziali per coloro che soffrono di disturbi emorragici o che hanno un maggior rischio di coaguli. Abbiamo già affrontato, in un altro nostro articolo, il problema dell’alimentazione e degli anticoagulanti. Tuttavia, anche la dieta svolge un ruolo cruciale nel mantenere la salute del sistema circolatorio. In estate, quando le temperature si alzano e l’attività fisica aumenta, è particolarmente importante fare attenzione all’alimentazione per garantire la corretta fluidità del sangue.

Come funziona il meccanismo della coagulazione?

È un meccanismo a cosiddetta cascata, è un processo molto complesso che si attiva nell’organismo in seguito alla lesione di un vaso sanguigno.

Durante questo processo, vengono attivate in maniera sequenziale alcune proteine particolari, note come fattori della coagulazione, secondo un meccanismo “a cascata“.

Il risultato finale è rappresentato dalla formazione di una fitta rete di fibrina, sulla quale vanno poi ad agire anche le piastrine per creare una vera e propria barriera, il coagulo appunto, in corrispondenza del sito del danneggiamento, proteggendolo fino alla sua guarigione.

Perché i fattori della coagulazione funzionino adeguatamente hanno bisogno di un cofattore enzimatico, rappresentato dalla vitamina K.

La vitamina K, a cosa serve

La vitamina K svolge un ruolo fondamentale nel processo di coagulazione del sangue, agendo da cofattore enzimatico per i fattori della coagulazione, oltre ad assicurare la funzionalità delle proteine che formano e mantengono in forma le ossa.

Appartiene alla categoria delle vitamine liposolubili che vengono accumulate nel fegato e, a seconda delle necessità, rilasciate gradualmente nel flusso sanguigno.

Quest’ultima viene introdotta nel nostro organismo, in parte con il cibo e in parte è direttamente prodotta nel nostro intestino dai batteri commensali, che lo colonizzano consentendoci di disporre sempre della quantità necessaria.

Il fabbisogno giornaliero di vitamina K è 1 mg al giorno per ogni chilogrammo di peso corporeo, quantità che è generalmente soddisfatta da una normale dieta.

I farmaci anticoagulanti: come agiscono?

farmaci anticoagulanti sono in grado di ridurre il rischio di formazione di trombi, inibendo l’azione della vitamina K e rendendo il sangue meno predisposto all’innesco di processi di coagulazione non regolati.

I coaguli sono, quindi, un meccanismo protettivo, ma, quando si formano nel momento e nel punto sbagliati, possono ostruire i vasi sanguigni e impedire al sangue di raggiungere organi come il cervello, il cuore e i polmoni con conseguenze gravi e pericolose per la salute.

Alimenti consentiti in terapia con anticoagulanti durante l’estate

L’azione dei farmaci anticoagulanti orali è basata sulla loro capacità di interferire con l’attività della vitamina K, fondamentale per regolare positivamente il processo della coagulazione.

Normalmente, con una dieta regolare, equilibrata e soprattutto varia, molto raramente si hanno alterazioni nella risposta agli anticoagulanti in relazione al contenuto di vitamina K degli alimenti. Sebbene non sia necessario seguire diete specifiche, durante la terapia anticoagulante orale esistono delle raccomandazioni dietetiche che devono essere seguite e concordate con il proprio medico.

Se stai seguendo una terapia con anticoagulanti e l’estate è alle porte, è importante conoscere quali alimenti puoi consumare senza compromettere l’efficacia del trattamento. La stagione calda porta con sé frutta, verdura e altri alimenti freschi, ma alcuni di essi possono influenzare i livelli di anticoagulanti nel sangue. Ecco una guida semplice e scientificamente fondata per goderti l’estate in sicurezza!

I cibi consigliati ora che arriva l’estate

Gli alimenti consigliati nella dieta sono quelli con un basso contenuto di vitamina K (<30 mg/100 gr). Durante l’estate, puoi gustare molte verdure fresche che sono a basso contenuto di vitamina K come pomodori, melanzane, carote, zucchine, cetrioli, zucca, ravanelli, peperoni verdi, lattuga iceberg e funghi per quanto riguarda le verdure.

Inoltre, per pomodori e finocchi, la cottura diminuisce significativamente il contenuto in vitamina K.

La frutta che troviamo d’estate è ricca di vitamine e antiossidanti, si possono assumere tranquillamente uva, pere, albicocche, mele, ciliegie, pesche, prugne, agrumi, melone, anguria, fragole e banane. Della categoria dei legumi andrebbero privilegiati lenticchie, ceci, fagioli. Anche le patate possono essere tranquillamente assunte con la dieta.

Per quanto riguarda i formaggi freschi, come mozzarella, certosino, scamorza fresca, caciottine, è opportuno consumarli come secondo piatto non più di due volte alla settimana per un quantitativo di non più di 100 grammi; mentre i formaggi stagionati, come Grana Padano DOP, è possibile mangiarli anche giornalmente come condimento per pasta, riso o verdure per una quantità non superiore a 50 grammi.

Per quanto riguarda l’uovo, meglio privilegiare l’albume.

Il latte vaccino andrebbe assunto solo se parzialmente scremato nella quantità massima di una porzione al giorno. Sono consentiti latte di soia e yogurt.

il piacere della tavola

il piacere della tavola

La carne di maiale, di manzo e di pollame non è sconsigliata ma ne vanno predilette le parti meno grasse e preparata con modalità di cottura come griglia, forno o in umido evitando le fritture dei condimenti. Stesso principio per gli affettati tra i quali sono suggeriti quelli meno grassi tipo prosciutto cotto, crudo e bresaola.

Come pesce sono consigliati tonno al naturale, crostacei, come scampi e gamberi, o molluschi come seppie, calamari, polpi.

Per quanto concerne i cereali vanno benissimo pane, pasta, riso, pizza, crackers e mais.

Olio di arachidi, olio di girasole e burro sono i condimenti consigliati mentre capperi ed aglio nella categoria delle piante aromatiche.

I cibi consentiti

Gli alimenti consentiti ma da non assumere per più di due volte alla settimana in quantità limitate e non associati tra loro, perché hanno un contenuto medio di vitamina K (tra 30-100 mg/100 gr), comprendono: porri, sedano, peperoncino rosso, asparagi, nella categoria nutrizionale delle verdure; kiwi, avocado, frutta secca, soprattutto pistacchi, tra i frutti; piselli e soia per quanto riguarda i legumi.

Come carne può essere assunta con limitazione quelle di fegato di bovino e di maiale; come pesce il tonno sott’olio e, sempre per quanto riguarda le fonti proteiche, il tuorlo d’uovo. Cereali integrali di cui tenere sotto controllo l’assunzione sono pasta, riso, crusca, farine, polenta e come semi quelli di zucca ed i pinoli.

Nella categoria dei condimenti vanno limitati olio di mais, olio extravergine di oliva, margarina e maionese. Non esagerare anche con il caffè.

I cibi da evitare

cibi da assumere solo occasionalmente, in quantità limitate e mai associati tra di loro sono quelli con un alto contenuto di vitamina K (>100 mg/100 gr) e comprendono prezzemolo, basilico, salvia, origano, erba cipollina tra le spezie; cicoria, lattuga, spinaci freschi, broccoli, cavolo, cime di rapa, cavoletti di Bruxelles, rucola e verza tra le verdure; olio di soia e tè sia verde che nero.

Gli alcolici hanno una duplice azione dannosa sulla coagulazione interferendo a livello epatico con il metabolismo dei farmaci anticoagulanti e danneggiando dall’altro le stesse cellule epatiche responsabili della sintesi dei fattori della coagulazione. Andrebbero perciò evitati.

Perché l’alimentazione è importante durante la terapia con anticoagulanti?

Gli anticoagulanti sono farmaci che aiutano a prevenire la formazione di coaguli di sangue, riducendo il rischio di eventi come infarti o ictus. Tuttavia, alcuni alimenti contengono vitamina K, un nutriente che può influenzare l’efficacia di questi farmaci. Un consumo eccessivo o troppo variabile di vitamina K può alterare i livelli di anticoagulante nel sangue, rendendo necessario un monitoraggio più frequente.

Consigli pratici

  • Mantieni una dieta equilibrata e costante: cerca di consumare quantità simili di alimenti ricchi di vitamina K ogni giorno, così da evitare variazioni nei livelli di anticoagulante.
  • Evita di cambiare drasticamente le abitudini alimentari: se vuoi introdurre nuovi alimenti, fallo gradualmente e consulta il medico o il nutrizionista.
  • Fai attenzione alle erbe e alle spezie: alcune, come il prezzemolo e il basilico, sono ricche di vitamina K e vanno consumate con moderazione.
  • Monitora regolarmente i livelli di INR: il medico ti consiglierà sulla frequenza dei controlli per assicurarti che il sangue rimanga nella zona terapeutica.

Durante l’estate, puoi goderti frutta e verdura fresche senza preoccupazioni, purché tu mantenga una dieta equilibrata e costante. Ricorda sempre di consultare il tuo medico o un nutrizionista prima di apportare modifiche significative alla tua alimentazione, così da garantire la massima sicurezza e efficacia della terapia anticoagulante.

“Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo”. Ippocrate

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