La Terapia Occupazionale: quando il lavoro diventa una cura
La terapia occupazionale, in inglese occupational therapy, è una disciplina riabilitativa, centrata sullo sviluppo e il mantenimento della capacità di agire delle persone. Contribuisce al miglioramento della salute e della qualità di vita, facilita la partecipazione alla società permettendo di prendere parte alle attività quotidiane. Nacque verso la fine della prima guerra mondiale negli Stati Uniti, anche se si parla già del lavoro svolto dallo psichiatra Philippe Pinel alla fine del 1700 nei manicomi. Il primo fu quello svolto presso Bicêtre, dove secondo il suo pensiero il lavoro riabilitava le persone.E’ un trattamento rivolto a persone che sono state colpite da lesioni fisiche o malattie in genere, malattie dell’età evolutiva o dall’invecchiamento oppure da problemi di carattere affettivo o sociale. La terapia occupazionale offre trattamenti basati su attività finalizzate che richiedono il coinvolgimento fisico e mentale delle persone trattate. E’ un importante trattamento perché aiuta moltissime persone, che sono temporaneamente o permanentemente disabili, a vivere autonomamente.La terapia occupazionale è spesso il primo passo per imparare nuove abilità, acquisire una maggiore libertà e mobilità, aiuta ad essere più indipendenti, ad avere una maggiore sicurezza emotiva, inoltre può restituire alle persone sicurezza e rispetto in se stessi, senso di utilità, può aiutare a recuperare un’indipendenza economica dopo aver avuto una malattia grave o un trauma.Per gli anziani può essere un valido aiuto per rimanere attivi fisicamente e mentalmente. Questo è particolarmente importante in quanto la prospettiva di vita cresce continuamente.La terapia occupazionale fa parte di un gioco di squadra. Tante persone lavorano insieme per aiutare il paziente a ristabilirsi fisicamente, psicologicamente e socialmente.
Un terapista occupazionale lavora con:
- Medici che pianificano e coordinano il trattamento complessivo del paziente
- Infermieri che assistono il paziente
- Protesisti e Ortottisti che si occupano di protesi
- Fisioterapisti che aiutano a recuperare la mobilità e la funzionalità attraverso gli esercizi specifici per ciascuna lesione
- Consulenti del lavoro che aiutano il paziente a trovare un lavoro adatto
- Psicologi che lavorano con il paziente per risolvere i problemi emotivi che possono comparire durante la malattia
- Assistenti sociali che aiutano il paziente e le loro famiglie ad adattarsi alle nuove situazioni che si creano con la malattia
- Logopedisti che assistono il paziente che ha difficoltà nel comunicare
- Neuropsicologi che valutano i disturbi cognitivi (memoria, attenzione, ecc.)
Le occupazioni sono fondamentali per l’identità, l’autoefficacia ed il senso di competenza dell’utente e permettono inoltre di decidere come impiegare il proprio tempo, conferendo significato alle giornate. La terapia occupazionale, attraverso l’azione sui processi motori, sensoriali e cognitivi, si propone di aiutare il paziente ad arrivare al maggior grado di indipendenza possibile. Tra gli obiettivi troviamo la garanzia delle condizioni fisiche, la promozione delle autonomie individuali, la tutela dell’equilibrio sociale e psichico e, dunque della salute, intesa non solo come “assenza di malattia” ma come qualcosa di notevolmente più ampio e complesso. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), infatti, un problema di salute o una malattia possono non essere conseguenza di una limitazione fisica (nei movimenti, in una funzione psichica, ecc.) o di un danno strutturale corporeo (un arto, un organo ecc.), ma nascere dall’interazione fra molteplici fattori. Tra le categorie di soggetti destinatari di questo tipo di terapia si trovano senza dubbio gli anziani: l’allungamento della vita cui si assiste negli ultimi decenni, ha come conseguenza l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle patologie croniche o legate alla senilità e dunque una domanda maggiore di interventi finalizzati al miglioramento della qualità della vita e alla riduzione del danno. Altri destinatari sono tutti i soggetti che presentano problematiche nelle pratiche quotidiane legate a malattie, traumi, difficoltà economiche, culturali e psicologiche. La terapia occupazionale trova collocazione “fisica” in molte realtà, ospedali, centri diurni psichiatrici, per minori, anziani o portatori di handicap, servizi territoriali, scuole etc, oltre che nel domicilio dell’utente stesso. La terapia occupazionale può avere un ruolo riconosciuto sia come parte integrante di un percorso riabilitativo o di un trattamento intensivo sulla fase acuta, sia nell’ottica della promozione della salute e della prevenzione. La promozione della salute punta a raggiungere e mantenere uno stato di benessere fisico, psicologico e sociale, in accordo con quanto specificato dall’OMS, lavorando sulle risorse e sulle potenzialità degli individui e dei gruppi. Il Terapista Occupazionale coinvolge il paziente in attività pensate per promuoverne il recupero e permetterne la massima autonomia possibile. L’obiettivo è quello di aiutare i pazienti ad affrontare le richieste dell’ambiente sociale, personale, di lavoro e domestico per poter partecipare alla vita nel modo più pieno possibile partendo dalle attività apparentemente semplici di ogni giorno.
Quali sono le speciali caratteristiche che deve avere un terapista occupazionale?
Deve essere creativo nel pianificare le attività e disegnare strumenti ed ausili che risponderanno ai bisogni e agli interessi delle persone. Possedere empatia nei confronti delle persone di tutte le età ed estrazioni e flessibilità nel rivedere i programmi per rispondere alle mutate necessità e per essere sempre aggiornati tecnicamente. Deve avere responsabilità per selezionare e supervisionare il programma delle attività atte a raggiungere obiettivi prefissati e specifici e determinazione e pazienza anche quando i progressi sono lenti e difficili, il terapista deve accrescere l’autostima e la sicurezza dei pazienti, renderli forti e abili. La Terapia occupazionale, infatti, è un metodo di cura basato su attività motorie “finalizzate, ideative, creative”. Il terapista occupazionale si occupa ad esempio di far rientrare nel mondo lavorativo il paziente: rendere il disabile autonomo nel maggior numero possibile di attività, da quelle essenziali del vivere quotidiano, a quelle relative all’inserimento nell’ambiente sociale (scolastico/lavorativo); fornire tutti i mezzi di ausilio necessari a raggiungere i suddetti fini e addestrarlo al loro uso; guidare l’adattamento dell’ambiente domestico e scolastico/di lavoro alla disabilità del paziente; aiutare il paziente ad affrontare il proprio stato di difficoltà nel rapporto.
Quali sono gli obiettivi dei trattamenti?
1. ridurre le limitazioni; queste vengono diminuite attraverso attività funzionali che servono a migliorare la forza muscolare e la resistenza controllare il dolore modificando l’atteggiamento psicologico. Migliorare le capacità comportamentali per saper affrontare gli effetti psicologici negativi causati dalla malattia.
2. recuperare l’autosufficienza; alle persone vengono insegnate le abilità necessarie per eseguire i lavori quotidiani autonomamente con o senza gli strumenti di supporto, per esempio: Uscire Utilizzando protesi e tutori, carrozzina, automobili adattate, ecc.; Usare le mani utilizzando chiavi, telefoni e rubinetti; aprendo cassetti e porte, ecc.; fare attività domestiche attraverso esercizi di pratica in una cucina modello o in un appartamento con strumenti e adattamenti speciali per facilitare il lavoro.
3. mantenere la massima funzionalità e l’abilità fisica e sociale ad esempio il terapista occupazionale insegna: una corretta postura per sollevare oggetti, chinarsi, ecc.; una buona conoscenza delle potenzialità corporee; flessibilità e sviluppo del movimento; capacità di programmare per ottimizzare le attività quotidiane; Lavoro di gruppo e attività di svago, che sostengono l’umore e la partecipazione sociale.
La terapia occupazionale è quindi un ottimo strumento per mantenere le capacità residue rafforzando alcune abilità. Una cosa importante da tenere sempre presente è che la terapia occupazionale si appoggia sulle abilità della persona e sui suoi interessi, presenti o passati, e che solo in casi specifici, e perlopiù eccezionali, propone delle attività completamente nuove. N.N. A&V
La maestria è raggiunta quando, nell’esecuzione, non si sbaglia, né si indugia. Friedrich Nietzsche, Aurora, 1881