Arriva l’influenza! Alcuni consigli per prevenirla

L’influenza è un’infezione virale acuta del tratto respiratorio superiore che si trasmette per via aerea. È molto contagiosa, perché si trasmette facilmente attraverso goccioline di muco e di saliva, anche semplicemente parlando vicino a un’altra persona ma anche per via indiretta, attraverso il contatto delle mani con oggetti e superfici contaminati da secrezioni infette..
Spesso vengono impropriamente etichettate come “influenza” diverse affezioni delle prime vie respiratorie, sia di natura batterica che virale, che possono presentarsi con sintomi molto simili.
È caratterizzata da sintomi sistemici quali febbre, malessere generale, cefalea e dolori osteomuscolari e respiratori, tosse e faringodinia. L’esordio è generalmente brusco e improvviso e la febbre dura 3-4 giorni.
Si stima che nel nostro Paese l’influenza causi ogni anno circa 8000 decessi: di questi, l’84-90% riguarda soggetti di età superiore a 65 anni. Il rischio di mortalità legato all’influenza aumenta esponenzialmente dopo i 65 anni; non solo l’età avanzata in sé, con il declino dell’immunocompetenza che la contraddistingue, ma la presenza di comorbilità, la fragilità e i deficit nutrizionali sono fattori che concorrono ad aumentare la suscettibilità a contrarre la malattia e a incrementare la mortalità a essa correlata. L’influenza è anche una causa importante di disabilità e declino funzionale nell’anziano. L’incidenza dell’influenza decresce con l’aumentare dell’età e raggiunge il valore minimo nell’anziano.
L’età geriatrica è maggiormente a rischio di complicanze polmonari da virus influenzale. La polmonite virale primaria è la manifestazione polmonare più grave dell’influenza ed è la causa di buona parte della mortalità associata all’influenza. Deve essere sospettata in caso di rapida progressione dei sintomi influenzali verso l’insufficienza respiratoria grave. I sintomi sono spesso atipici nell’anziano, si presentano con confusione mentale, dolore toracico e febbre meno pronunciati che nell’adulto giovane. Altre complicanze nell’anziano comprendono riacutizzazioni di BPCO, polmonite virale e batterica sovraimposte, complicanze cardiache e ictus cerebrale.
Il trattamento dell’influenza è sintomatico e prevede la somministrazione di farmaci in grado di controllare febbre e sintomatologia dolorosa (dolore muscolare, articolare e cefalea). Per il carattere sintomatico della terapia dell’influenza, il medico curante svolge un ruolo fondamentale nell’istruire il paziente sull’uso dei farmaci antipiretici e analgesici anche di automedicazione.
Altra azione importante riguarda gli interventi di prevenzione del contagio, esortando il paziente ad adottare alcune regole igieniche semplici, ma molto efficaci:
- in caso di tosse o starnuti, coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta, evitando di tossire e starnutire sulle proprie mani;
- prediligere fazzoletti di carta e gettarli nella pattumiera subito dopo l’uso;
- lavare frequentemente le mani con acqua e sapone (o con gel alcolici), in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito;
- evitare il contatto stretto con persone malate;
- evitare di toccarsi occhi, naso e bocca.
- Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale
Inoltre nel soggetto anziano con l’influenza, è importante suggerire alcune utili misure comportamentali:
- rimanere a casa sino a 24 ore dopo la scomparsa della febbre;
- mantenere l’ambiente fresco e aerato;
- evitare di coprirsi in maniera eccessiva, per permettere l’abbassamento della temperatura corporea;
- se compaiono brividi, al contrario, coprirsi;
- assumere molti liquidi (acqua, succhi di frutta, spremute d’arancia), meglio se contenenti elettroliti (sodio e potassio) per rimpiazzare quelli persi con la sudorazione;
- evitare il digiuno completo, ma adottare una dieta leggera (ad es., brodo tiepido di pollo o di carne);
- non bere alcolici e non fumare;
- in caso di naso chiuso, può essere utile l’inalazione di vapore (fumenti).
Importante ricordare all’anziano che, ogni anno, è disponibile il vaccino antinfluenzale. La vaccinazione è l’intervento più efficace e sicuro per prevenire le forme gravi e complicate di influenza e ridurre la mortalità nei gruppi ad alto rischio di malattia grave. Effettuabile da tutta la popolazione (al di sopra dei 6 mesi di vita), nel nostro Paese è raccomandata dal Ministero della Salute per le categorie a rischio, tra cui gli anziani (>65 anni), ai quali la vaccinazione è offerta attivamente e gratuitamente nel corso della campagna di vaccinazione stagionale (da metà ottobre a fine dicembre). Inoltre, non vi è controindicazione a vaccinare un anziano asintomatico a epidemia già iniziata.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave: una strategia vaccinale basata su questi presupposti presenta un favorevole rapporto costo-beneficio e costo-efficacia. N.N. A&V
Ogni persona ne influenza un’altra, e questa ne influenza un’altra ancora, e il mondo è pieno di storie, che in realtà sono sempre la stessa.
Mitch Albom, Le cinque persone che incontri in cielo, 2003