Patente e anziani Come comportarsi dopo i 65 anni

patente e anziani
anziani alla guida

In quest’ultimo periodo abbiamo spesso letto, o sentito parlare, delle nuove regole imposte per quanto concerne la patente e gli anziani. Ad esempio si è parlato che starebbe per scattare il divieto di mettersi alla guida dopo aver compiuto i 75 anni, oppure la patente potrebbe essere revocato qualora compisse, lei stessa, 75 anni, il che equivarrebbe al fatto che, facendo due conti, il conducente dovrebbe avere minimo 93 anni (se consideriamo di aver preso la patente a 18 anni). Sono tutte notizie false e lo scopo di questo articolo è quello di fare un po’ di chiarezza sulla questione che, sicuramente, interessa a molti.

Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024 (https://www.mit.gov.it/documentazione/codice-della-strada), sostanzialmente non apporta grosse modifiche per gli over 65, a parte la proroga della validità delle patenti professionali fino a 68 anni, controlli medici più frequenti e nuove scadenze per il rinnovo.

Nonostante le modifiche apportate al Codice della Strada e alle tante notizie uscite sull’argomento, nessun limite alla guida è stato imposto agli over 65. Questo non vuol dire però che cambieranno i criteri e i tempi per la scadenza delle patenti e la loro revisione.

Rinnovo patente e scadenza in base alla età

Facciamo presente che, anche in futuro, le uniche persone che potranno decretare se un soggetto, giunto alla naturale scadenza della patente, possa averne il rinnovo, è il medico, solitamente rappresentato da un medico legale.

Facciamo un breve recap in merito a quale sia la durata della patente che cambia, ovviamente in base all’età del guidatore.

Patente AM, A1, A2, A, B1, B, BE, ordinaria o speciali

  • fino a 50 anni: 10 anni (5 nel caso di patenti speciali con mutilazioni o minorazioni fisiche non stabilizzate)
    rinnovo patente

    visite mediche per rinnovo patente

  • dai 50 ai 70 anni: 5 anni
  • dai 70 agli 80 anni: 3 anni
  • oltre gli 80 anni: 2 anni

Patente C (trasporto merci)

  • Fino a 65 anni: ogni 5 anni
  • Dopo 65 anni: ogni 2 anni, con visita presso la Commissione Medica Locale

Patente D (trasporto persone)

  • Fino a 60 anni: ogni 5 anni
  • Dopo 60 anni: ogni anno, con visita presso la Commissione Medica Locale

Da quanto evidenziato, fino ad ora, in Italia non esiste un limite massimo di età per guidare. Bisogna dimostrare di possedere i requisiti fisici e mentali necessari per una guida sicura, questo lo si ottiene attraverso controlli medici regolari.

Cosa viene controllato per lo stato di salute?

Durante le visite mediche periodiche, vengono verificati vista, riflessi e prontezza mentale e di riflessi. Tutto questo per far si che chi si espone alla guida lo faccia nella massima condizione di sicurezza, per sé e per gli altri. Purtroppo questo non ci tutela da eventuali rischi di incidenti, ma ci pone nelle condizioni di essere attenti e il più sicuri possibile.

I controlli che vengono effettuati sono:

  1. Controllo della vista: la vista è uno dei fattori più importanti per la guida. Il medico verifica l’acuità visiva (capacità di vedere nitidamente), il campo visivo (ampiezza della visione periferica) e la percezione dei colori, fondamentale per distinguere i segnali stradali.
  2. Controllo dell’udito: l’udito è valutato per accertare che il conducente sia in grado di percepire suoni importanti, come clacson o sirene. In caso di deficit uditivi, l’uso di apparecchi acustici può essere sufficiente per ottenere l’idoneità.
  3. Valutazione motoria e riflessi: il medico verifica la mobilità articolare, la coordinazione e i riflessi, elementi essenziali per reagire rapidamente durante la guida.
  4. Esame neurologico e cognitivo: con l’aumentare dell’età, si effettuano controlli per escludere problemi neurologici o difficoltà cognitive, come rallentamento nei tempi di reazione, difficoltà di concentrazione o perdita di memoria.
  5. Controlli specialistici, se richiesti: se il medico rileva problematiche specifiche, può prescrivere ulteriori esami) o chiedere il parere di uno specialista.

Questi accertamenti assicurano che il conducente sia in grado di guidare in modo sicuro e responsabile, tutelando sé stesso e gli altri utenti della strada.

Con queste premesse è ovvio che la legge non vieti la guida ad una specifica età, ma pretende che il guidatore sia sottoposto alla verifica delle condizioni di salute. Questo può avvenire anche nei più giovani qualora le condizioni di salute dovessero subire una modifica.

Cosa cambia con l’età

L’obiettivo è garantire che i conducenti mantengano le condizioni fisiche e psicologiche necessarie per una guida sicura, considerando i naturali cambiamenti legati all’invecchiamento. È ovvio che la validità della patente diventa più breve man mano che gli anni passano ma non è detto che le prestazioni alla guida cambino in funzione agli anni. Queste attenzioni mirano a garantire la sicurezza stradale, adattandosi alle esigenze di una popolazione sempre più attiva anche in età avanzata.

Diventa, quindi, ancora più importante rispettare la data di scadenza della patente e sottoporsi ai controlli medici per ottenere il rinnovo.

Non solo, bisogna anche possedere un buon senso civico e capire, a prescindere dalla validità della patente, quando mettersi alla guida e quando no. Questa regola vale per qualsiasi fascia d’età.  Nicoletta Nicoletti AeV

 

“E’ difficile guidare ai limiti, ma ancora di più è il riconoscerli.”

Stirling Moss, Pilota automobilistico

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