Il problema dell’alluce valgo Le malattie del piede

Può capitare che con il passare degli anni subentrino problemi ai piedi che rischiano di limitare il movimento.
L’ autonomia e l’ indipendenza sono segni di vitalità nell’ anziano. Oggi è possibile rallentare l’ usura e l’ invecchiamento delle strutture ossee che ci consentono di camminare con agilità.
Il piede è una struttura molto complessa e non esiste altro apparato che svolga un lavoro così faticoso e complesso. Si può quindi capire perché nell’anziano il piede risente di tutte le alterazioni che avvengono durante l’invecchiamento dei suoi diversi componenti.
Le malattie del piede sono riscontrabili pressoché a tutte le età, ma dopo i 60 anni ci ritroviamo tutto quanto abbiamo trascurato durante la vita.
Le statistiche non sono confortanti; hanno disturbi ai piedi:

  • IL 20% DELLE PERSONE SOTTO I 50 ANNI
  • IL 42% TRA I 50 E I 60 ANNI
  • IL 64% DEGLI ULTRASESSANTENNI

Ogni lesione ai piedi, anche modesta, rischia di favorire uno stato di difficile mantenimento dell’equilibrio e le sue conseguenze morbose che limiteranno la deambulazione. La maggior parte dei dolori all’avampiede nel paziente anziano sono dovuti ad alterato appoggio di una o più teste metatarsali. La patologia più frequente che affligge gli anziani è rappresentata dall’alluce valgo.

La patologia dell’alluce valgo è molto diffusa ed è causata da una deformazione delle ossa che compongono l’alluce. Chiamata volgarmente “cipolla”, si verifica quando la prima falange del dito, il primo metatarso, subisce uno spostamento verso l’esterno del piede, mentre le altre falangi si orientano verso l’interno. Oltre all’evidente inestetismo di questa deformazione, la cipolla provoca un dolore intenso al momento di indossare le calzature e ne consegue uno stato di infiammazione cronica. Le cause dell’alluce valgo non sono del tutto certe. Sicuramente nel suo manifestarsi entrano in gioco i fattori ereditari, ma può insorgere anche in seguito a traumi, reumatismi o gravi forme infiammatorie. Vi sono però anche alcune cause “meccaniche” che facilitano la sua comparsa e dunque evitando certi comportamenti si può prevenire. Molto discussa è anche la responsabilità delle scarpe nel determinare questo disturbo. Quello che è certo è che calzature non idonee alla fisiologia del piede possono peggiorare la situazione, contribuendo al peggioramento della deformazione e dell’infiammazione dolorosa. Sotto accusa anche il piede piatto, spesso associato a questa patologia. La ridotta curvatura della pianta, infatti, porta a un sovraccarico della parte anteriore del piede.
Non sempre l’intervento chirurgico può essere risolvente o definitivo.
L’operazione non risolve affatto e l’alluce vago si riforma dopo qualche tempo. Il chirurgo si limita a tagliare l’osso e a raddrizzarlo, ma non può rimodellare il piede con il paziente fuori-carico. Oltretutto essendo un intervento a carico delle ossa risulta essere molto doloroso anche nella fase della riabilitazione.

Come prevenire l’alluce valgo?


Esistono alcune tecniche che possono migliorare il dolore e la funzionalità del piede. Vediamo insieme da cosa sono rappresentate.

Si consiglia intanto di camminare a piedi nudi su erba, terra, sabbia, terreno scosceso, per recuperare funzionalità. Fare spesso ginnastica rieducativa attivando in tutti i modi possibili le dita dei piedi.
Gli esercizi di rinforzo, tipo il raccogliere degli oggetti con le dita dei piedi, servono sicuramente. Il simulare la danza classica sollevandosi per un attimo sulle punte come fanno le ballerine, è ottima cosa. Stretching, rotazione piede, contrazioni, allungamenti, sono tutte cose che aiutano il flusso sanguigno.
Evitare l’uso di scarpe con il tacco troppo alto e la punta stretta. Quando poi si usano scarpe, esse devono essere comode, morbide e a punta larga, e con tacco non oltre i 4-5 cm.
Praticare esercizi di fisioterapia, ottimo il pilates. Importante anche il controllo dell’alimentazione e del peso.

Si possono eseguire anche semplici esercizi:

  • Pallina: in posizione eretta, si mantenga una pallina – di circa le dimensioni di una da golf ma dalla consistenza più morbida – sotto il piede. La si faccia scorrere delicatamente prima sotto le falangi, poi sotto l’arco plantare e quindi a livello dei talloni, mantenendo la posizione a ogni passaggio;
  • Muro: con la schiena poggiata a terra, si posizionino i piedi sul muro, mantenendo le ginocchia piegate in una posizione a “L” rovesciata. La pianta del piede dovrà toccare per intero la superficie della parete. Si sollevino gradualmente i piedi partendo dal tallone, per sentire l’appoggio sul muro sulle singole parti: sempre tallone, arco e falangi. I movimenti dovranno essere delicati, in totale assenza di pressione.
  • Si possono allenare le dita provando a ripiegarle raccogliendo un fazzoletto di carta e poi ci si deve esercitare camminando sui diversi appoggi, provando con i talloni, la pianta e quindi le punte.
  • Infine ecco un esercizio che si può eseguire seduti. Si devono prendere il mignolo e l’alluce e divaricarli, quindi vanno intrecciare le dita delle mani con quelle dei piedi. Al termine ogni dito del piede deve essere tirato quasi come se lo si volesse staccare.

Esistono anche degli ortesi di sostegno che aiutano la stabilizzazione del piede e, in alcuni casi alleviano il dolore, facilitando la postura.
In conclusione, come si può percepire da quanto suddetto, l’alluce valgo non comporta un allarmismo eccessivo perché si può facilmente prevenire in modo da alleviare i dolori ed evitare che peggiori. Quindi non c’è da preoccuparsi poiché si può evitare o quanto meno prolungare il momento di un’operazione chirurgica.

Non dimenticare mai:

  • Se noti la minima deformazione del tuo alluce non attendere e rivolgiti al medico per consigli riguardo alla fisioterapia.   N.N. A&V

Il piede umano è un’opera d’arte e un capolavoro di ingegneria.
Michelangelo Buonarroti

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