La ricorrenza dell’8 Marzo Una data da ricordare
Il giorno 8 marzo di ogni anno si festeggia la Festa della Donna.
E’ diventata ormai una ricorrenza quasi “priva di senso” per il significato storico-sociale che ha questo giorno per le donne nel mondo e non solo. E’ diventata una “festa” anziché considerarla una giornata di lutto. In questa giornata avrebbe molto più senso celebrare le tante vittime di persone, donne e uomini, sfruttati nel lavoro nero.
Perché si festeggia la festa della donna proprio l’8 marzo e cosa significa questo giorno?
In realtà bisognrebbe “ricordare” quello che accadde nel lontano 1908, quando a New York, 129 operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare.
Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni finché, l’8 marzo, il proprietario della fabbrica, il Sig. Johnson bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire dallo stabilimento.
Ci fu un incendio doloso, sembra attribuibile allo stesso Johnson, e le 129 operaie prigioniere all’interno dello stabilimento morirono arse dalle fiamme. Da allora, l’8 marzo è stata proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne.
La commemorazione, in origine solo americana, delle vittime è stata poi accolta in tutto il mondo come la giornata simbolo del riscatto femminile.
L’iniziativa di celebrare la giornata internazionale della donna fu presa per la prima volta nel 1910 da Clara Zetkin a Copenaghen durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste, successivamente venne ricordata in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922.
La scelta di utilizzare la mimosa come simbolo della festa della donna risale al 1946, quando le organizzatrici delle celebrazioni romane cercavano un fiore di stagione a buon prezzo. E la mimosa, che fioriva in quello stesso periodo, corrispondeva ai requisiti, cosa che ormai al giorno d’oggi non è più cosi.
La Redazione di Anziani&Vita augura a tutti voi una buona festa della donna.