I Diverticoli (parte 1a) Cosa sono, come si manifestano e come si diagnosticano.

I Diverticoli

Si stima che quasi il 40% della popolazione, di età compresa tra i 40 ed i 55 anni, sia portatrice di diverticoli. Questa percentuale aumenta nella fascia compresa tra i 70 e gli 80 anni dove l’incidenza della diverticolosi raggiunge quasi il 70-80% della popolazione.

Sebbene siano più frequenti tra gli anziani i diverticoli possono comparire a qualsiasi età e tanto più precocemente insorgono i sintomi e tanto maggiore è il rischio di complicanze (diverticoliti ricorrenti, ulcerazioni ecc.).

I diverticoli del colon sono delle estroflessioni ovvero delle fuoriuscite, una sorta di piccoli sacchi, delle tasche che possono formarsi, raramente, nel tubo digerente e in tutti i settori del canale alimentare ma è il colon il tratto di intestino dove si formano maggiormente e la loro presenza è più comune.

Possono essere di natura congenita (presenti sin dalla nascita) o acquisita. La differenza è sostanzialmente anatomica, nel primo caso l’estroflessione comprende anche la parete muscolare, nel secondo interessa soltanto la tonaca mucosa e la sierosa.

La funzione dell’intestino è fondamentale per il buon funzionamento di tutto l’organismo. Rappresenta l’ultima parte dell’apparato digerente, dove avviene l’assimilazione di tutte le sostanze nutritive che vengono introdotte con l’alimentazione e vengono espulse tutte le scorie sotto forma di feci.

L’intestino è un organo tubulare lungo in media circa sette metri. Si suddivide, dal punto di vista anatomico, in intestino tenue (detto anche piccolo intestino) e in intestino crasso (o grosso intestino).

L’intestino tenue, lungo in media sei metri, è deputato a concludere il processo digestivo, iniziato, durante la masticazione, in bocca e successivamente nello stomaco e si compone di:

  • Duodeno
  • Digiuno
  • Ileo

L’intestino crasso, lungo circa due metri, è la parte deputata all’assorbimento dell’acqua e degli elettroliti e, a sua volta, si suddivide in: diverticoli, intestino

  • Cieco
  • Colon a sua volta suddiviso in:
    • Colon ascendente
    • Colon trasverso
    • Colon discendente
    • Colon sigmoideo o sigma
  • Retto

Come già anticipato, la sede dove maggiormente si formano i diverticoli è la parete intestinale del colon che è costituita, anatomicamente partendo dall’interno, da quattro strati ovvero, mucosa, sottomucosa, tonaca muscolare e tonaca sierosa. I diverticoli si formano quando i due strati più interni della parete, cioè mucosa e sottomucosa, si fanno strada in corrispondenza dei punti dove entrano i piccoli vasi sanguigni che irrorano la parete stessa, fino a fuoriuscire, come delle piccole ernie, nella cavità addominale.

Come si manifestano e che disturbi danno? In genere oltre il 50% delle persone con un’età superiore ai 60 anni ne è affetta, ma quasi sempre sono asintomatici e vengono scoperti, per caso, durante una colonscopia o altri esami eseguiti nella zona addominale. In questo caso si parla di diverticolosi che nelle popolazioni occidentali sono localizzati soprattutto nel colon sinistro a carico del sigma, mentre nelle popolazioni asiatiche sono più frequenti nel colon destro.

Nel 15% circa dei portatori di diverticoli possono presentarsi dei sintomi quali gonfiore, dolore addominale (localizzato spesso in basso a sinistra dell’addome) e alterazione della regolarità dell’intestino, a volte sovrapponibili a quelli del colon irritabile. In questo caso parliamo di malattia diverticolare sintomatica non complicata. In alcuni casi (parliamo del 5 – 10% dei soggetti portatori di diverticolosi) in presenza di un’infezione o un’infiammazione dei diverticoli, possono essere presenti sintomi quali: dolori addominali forti e prolungati associati ad un’alterazione dell’alvo come stipsi alternata a diarrea, meteorismo, nausea, calo dell’appetito, in alcuni casi accompagnati da febbre. Questo è il caso della malattia diverticolare con diverticolite acuta.

I diverticoli del colon rappresentano un’alterazione anatomica piuttosto diffusa, tant’è che, se non si effettuano esami specifici, molte volte non vengono diagnosticati, si pensa che una grande maggioranza della popolazione ne sia affetta, pur non sapendolo. Le cause della loro formazione sono rappresentate da:

  • predisposizione genetica, alcuni studi hanno dimostrato che possono essere presenti tra gemelli;
  • età, soprattutto dopo i 50 anni
  • sesso femminile, alcuni studi hanno dimostrato che le donne hanno il doppio delle probabilità, rispetto agli uomini, di sviluppare diverticoli;
  • cattive abitudini alimentari (ad esempio una dieta a basso contenuto di fibre);
  • obesità;
  • sedentarietà;
  • stitichezza cronica;
  • assunzioni frequenti di farmaci antinfiammatori.

La presenza di diverticoli può essere diagnosticata attraverso i seguenti esami:

  • colonscopia tradizionale;
  • TAC addominale;
  • colonscopia virtuale che altro non è che una TAC addominale con ricostruzione tridimensionale del colon; ciò consente l’osservazione accurata della parete interna intestinale in modo non invasivo, con l’inserimento di una sonda endoscopica nell’intestino molto più piccola.

Come trattarli e quali alimentazione seguire? Ne parleremo nel nostro prossimo articolo.      N.N. AeV

 

Gli intestini sono le montagne russe dentro le quali scivola il cibo            Fabrizio Caramagna

Share

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.