I numeri della Demenza Rapporto Mondiale Alzheimer 2015

Come già considerato in precedenti articoli, le demenze sono classificate a seconda della tipologia, di seguito riportiamo quelle maggiormente frequenti:

  • Demenza di Alzheimer
  • Demenza vascolare
  • Demenza frontotemporale
  • Demenza a corpi di Lewy

Questo tipo di malattia ha un fortissimo impatto in termini sociali, sanitari ed economici. Coinvolge pesantemente le famiglie, spesso i servizi sono insufficienti e rappresentano una delle maggiori cause di disabilità, non solo riferita al malato ma anche nei confronti della famiglia stessa. In alcuni casi i familiari sono costretti a rinunciare al lavoro per prendersi cura del proprio congiunto malato, con tutte le intuibili ripercussioni a livello sociale.
Purtroppo il progressivo aumento dell’invecchiamento della popolazione determina un’esponenziale aumento di questa malattia, che spesso nella fase iniziale viene sottostimata. Spesso l’iniziale perdita di memoria viene considerata “normale” con il progredire dell’età e i dati epidemiologici possono risultare non esatti.
Di sicuro si sa che, a livello europeo, la Demenza di Alzheimer rappresenta il 54% di tutte le forme di demenza con una prevalenza negli ultra sessantacinquenni del 4,4% (dati Istat). La prevalenza di questa patologia aumenta con l’età e risulta maggiore nelle donne, che presentano valori che vanno dallo 0,7% per la classe d’età 65-69 anni al 23,6% per le ultranovantenni, rispetto agli uomini i cui valori variano rispettivamente dallo 0,6% al 17,6%.
Secondo le stime dell’OMS aggiornate a fine 2013, fa salire il numero dei malati nel mondo a 44.35 milioni prevedendo che nel 2030 possa raggiungere 75.62 milioni nel 2030 e 135.46 milioni nel 2050. Sono oltre 9,9 milioni i nuovi casi di demenza ogni anno, vale a dire un nuovo caso ogni 3,2 secondi.
Secondo l’Alzheimer’s Disease International, nel rapporto Mondiale Alzheimer 2015, che rappresenta un aggiornamento annuale che considera le previsioni relative a prevalenza (numero complessivo di malati), di incidenza (nuovi casi di demenza nell’anno) e dei costi a livello mondiale:
“Nel mondo, il numero di persone sopra i 60 anni è di quasi 900 milioni.
Tra il 2015 e il 2050, si prevede che il numero di persone anziane che vivono nei paesi ad alto reddito crescerà del 56%. Nei paesi a reddito medio-alto l’aumento previsto è invece del 138%, in quelli a reddito medio-basso è del 185%, mentre nei paesi a reddito basso la crescita stimata è del 239%. L’aumento dell’aspettativa di vita sta determinando una rapida crescita numerica, ed è associato all’aumento della prevalenza di malattie croniche come la demenza”. (World Alzheimer Report 2015)
Il rapporto completo è scaricabile da www.worldalzreport2015.org e www.alzheimer.it
Quello che è certo è che le demenze vengono considerate della malattie non guaribili e devono essere affrontate con un approccio globale alla cura delle persone che ne sono affette, considerando il progressivo aumento e il coinvolgimento pesante dei familiari. Alcuni studi indicano che strategie di prevenzione primaria e secondaria agendo sulla modifica degli stili di vita e dei fattori di rischio cardiovascolare, possono determinare importanti risultati, specie nei confronti della demenza vascolare.
Diventa quindi di fondamentale importanza che la ricerca scientifica possa fare dei grandi progressi, agendo sui fattori di rischio che ne possano determinare l’insorgenza e sperare che i dati rappresentati possano diminuire. N.N. A&V

La demenza non può riconoscere sé stessa, nello stesso modo con cui la cecità non può vedersi.
Lucio Apuleio

 

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4 Responses

  1. Avatar Villa Serena ha detto:

    purtroppo è vero, la demenza è davvero una tremenda e non curabile. l’unica cosa che si può fare è aumentare la ricerca e la prevenzione. Per le persone colpite è fondamentale un’ambiente sereno e tanto sostegno da parte della famiglia e di addetti qualificati, nei casi più difficili o in quelle situazioni difficili da gestire nella quotidianità.

    • AnzianiVita AnzianiVita ha detto:

      Condivido il suo pensiero. Sono malati che hanno bisogno di rimanere fino a quando è possibile nel loro ambiente, circondato dagli affetti più cari.
      La Redazione di Anziani & Vita

  2. Avatar loredana civita ha detto:

    A Trieste presso l’associazione De Banfield, i gruppi ABC. Un metodo di autoaiuto destinato ai familiari caregiver. 8 incontri gratuiti. Il metodo informa ed insegna l’uso della parola per una nuova e serena relazione con il malato. Le conduttrici hanno appreso il metodo dal Proff. Pietro Vigorelli di Milano.

    • AnzianiVita AnzianiVita ha detto:

      E’ un’ottima iniziativa, validata dal Prof. Vigorelli che è molto competente in materia.
      Complimenti,
      la Redazione di Anziani & Vita

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