Art Therapy Un gioco o una terapia?

Fin dai tempi della preistoria, l’uomo ha sempre usato la pittura e il disegno per comunicare e lasciare traccia di una vita vissuta che è arrivata fino ai giorni nostri. Ogni epoca storica ha lasciato delle testimonianze, che ci hanno permesso di capire come si viveva e quali fossero le abitudini, i rituali, le usanze di quelle popolazioni, tutto questo grazie alla pittura e all’arte.
Dunque, l’arte ha sempre accompagnato la vita dell’uomo, stimolandone la creatività, curando lo stress e lasciando lo spazio per esprimersi liberamente e senza filtri.
È intorno agli anni quaranta che l’arte viene riconosciuta come un vero e proprio trattamento terapeutico, attraverso l’osservazione di alcuni medici, che avevano in cura persone affette da malattie mentali, i quali, spesso riuscivano ad esprimersi con disegni o altre opere d’arte. Il disegno e la pittura rappresentavano uno sfogo creativo che apriva la mente lasciandola andare, senza confini, ovunque volesse. Ed è proprio in quegli anni, gli anni 40, che le pratiche di art therapy diventarono una tecnica terapeutica utilizzata in tutti i setting di cura e per tutte le età.
Ma quali sono i benefici di questo tipo di terapia per gli anziani?
Alcuni studi hanno dimostrato che oltre a stimolare la memoria e le emozioni, favorisce la socializzazione, la concentrazione, la manualità, la tranquillità e il divertimento.
In particolare, l’art therapy, negli anziani migliora:
- Le funzioni cognitive: stimola i sensi a diventare più acuti e più attivi. Facilita la formazione delle connessioni neuronali che potrebbero essere rallentate a causa dell’invecchiamento;
- L’umore: diminuisce la depressione, la solitudine, lo stress e l’ansia. Inoltre favorisce la socializzazione ed un corretto utilizzo del tempo libero;
- La motricità: durante l’attività del disegno, gli anziani usano le mani e le braccia compiendo dei movimenti che migliorano le loro capacità motorie;
- Le interazioni sociali: la possibilità di iscriversi a dei corsi specifici consentono alle persone di incontrarne altre con interessi simili, di combattere l’isolamento ed espandere la loro cerchia sociale;
- La capacità d’espressione: in alcune persone, specie se affette da patologie complesse come le demenze o l’Alzheimer, l’arte terapia può essere un modo alternativo per consentire a questi soggetti di esprimere le proprie emozioni, ponendoli nelle condizioni di relazionarsi. L’arte terapia nei pazienti affetti da Alzheimer può stimolare il cervello, suscitando ricordi sopiti e creando un canale di comunicazione. Sviluppa la memoria, l’attenzione, le abilità visuo spaziali e le funzioni esecutive
L’arte può fornire un’opportunità per favorire la comunicazione non verbale. Si sviluppa in diverse forme quali la creazione di materiale artistico come la pittura, i disegni, la scultura, la musica e il ballo, facilitando lo sfogo di istinti e impulsi a volte non facili da verbalizzare. Considerandola una “terapia” è utile e opportuno che tutti gli interventi messi in atto siano seguiti da un terapista appositamente formato, che sarà in grado di mettere le persone nelle condizioni di esprimersi al meglio.
Dunque, diamo libero sfogo all’arte, che risulta particolarmente efficace con le persone anziane perché oltre a stimolare la memoria e le emozioni, favorisce la socializzazione, la manualità, la tranquillità e il divertimento.
N.N. AeV
“L’arte spazza la nostra anima dalla polvere della quotidianità”.
Pablo Picasso