La sincope nell’anziano un problema frequente

La Sincope è un sintomo e non una malattia che si caratterizza da una transitoria perdita di coscienza di breve durata e a risoluzione spontanea che porta ad un’incapacità a mantenere il tono posturale con una conseguente caduta. La perdita di coscienza ha solitamente un esordio improvviso causato da una diminuzione dell’afflusso di sangue al cervello che, alla ripresa del soggetto, non lascia postumi, ed il recupero è completo e spontaneo. L’insufficiente afflusso di sangue può essere causato da una diminuzione improvvisa della pressione arteriosa a volte associata a problemi del ritmo cardiaco (fibrillazione, tachicardia, bradicardia). Si parla di pre sincope quando si ha una sensazione imminente di perdita di coscienza, senza che questo avvenga, con vertigini, stanchezza intensa, problemi visivi, difficoltà a mantenere la stazione eretta e nausea. Vi sono poi alcune situazioni che possono simulare la sincope, dette Non Sincopi, con perdita di coscienza, causate da altre patologie quali, ad esempio, l’epilessia, gli attacchi ischemici transitori e dei disordini metabolici, ad esempio una crisi di ipoglicemia in un soggetto affetto da diabete. Tra le non sincopi esistono anche delle manifestazioni, di natura psicologica, quale ad esempio una forte crisi d’ansia, che solitamente non portano ad una reale perdita di coscienza. Le persone che sono maggiormente colpite da questo sintomo sono gli anziani con una percentuale di circa l’80%, che a volte devono ricorrere al Pronto Soccorso e in alcuni casi devono essere ricoverati soprattutto per i traumi che sovente si associano alle cadute.

Quali possono essere le cause associate?

In generale la sincope si manifesta quando:

  • Ci si alza troppo in fretta;
  • Durante alcuni sforzi fisici specie nei periodi estivi quando fa molto caldo;
  • Quando si va in iperventilazione iniziando a respirare molto velocemente;
  • Se si è sotto shock (ad esempio durante una crisi di dolore intenso.

Vi sono poi alcune situazioni, molto presenti nell’anziano, che possono facilitare l’insorgenza dell’improvvisa perdita di coscienza. Queste sono rappresentate da:

  • Accessi di tosse improvvisi e duraturi;
  • Minzioni, specie notturne, con lo svuotamento repentino della vescica;
  • Frequentazione di ambienti affollati con scarsa ventilazione (ad esempio durante una funzione religiosa)

Ci sono poi alcune categorie di farmaci che possono provocare svenimenti:

  • i diuretici;
  • i calcio antagonisti;categoria di farmaci
  • gli ACE inibitori;
  • i nitrati;
  • gli antipsicotici;
  • gli antistaminici;
  • la levodopa;
  • i narcotici;
  • l’alcool.

La diagnosi è molto importante, in quanto, essendo un sintomo è necessario individuare la malattia che la causa. È necessario effettuare la rilevazione della pressione arteriosa in ortostatismo (mantenendo in piedi il soggetto) ed un elettrocardiogramma che, se evidenzia alterazioni del ritmo, in alcune circostanze può essere necessario l’impianto di un pace maker.

Se capite di essere sul punto di svenire:

  • Sdraiatevi o sedetevi. Per diminuire il rischio di svenire di nuovo, non alzatevi troppo in fretta.
  • Se vi sedete, mettete la testa tra le ginocchia.

Se qualcuno vicino a voi sviene:

  1. Mettetelo sdraiato in posizione supina o       girato su un fianco se vi è presenza di eventuale vomito. Se respira, riportate il sangue al cervello alzando le gambe al di sopra del livello del cuore, se possibile di almeno 30 centimetri. Allentate le cinture, i colletti e tutti gli abiti troppo stretti. Per diminuire la probabilità di un secondo svenimento, non fatelo alzare troppo in fretta
  2. In caso di qualsiasi dubbio contattare il 118

Se opportunamente trattata e diagnosticata, la sincope può non essere un problema così grave ed è un assolutamente risolvibile senza grosse conseguenze ed una buona qualità della vita. N.N. A&V

 

Share

You may also like...

2 Responses

  1. Avatar Franco Capanna ha detto:

    Ho avuto bronchite polmonite e mancanza di respiro poi dicono guarito e sono in convalescenza molto debole e terapie di recupero xchè debole e non camminare a norma .
    In 40 giorni il peggio che mi sfiducia dal fatto che dal letto al tavolo da pranzo sono tre volte che testa in confusione e poi cado a terra poi tutto torna a norma a riposo.
    Ho 72 anni e dicono di non avere subito traumi da bronco polmonite.

    • AnzianiVita AnzianiVita ha detto:

      Buona sera, forse non ha subito danni da bronco polmonite ma potrebbe essere debole e aver bisogno di una buona convalescenza ed eventuali supporti che possano aiutarla a recuperare, in fretta, le forze. Si rivolga con fiducia al suo medico curante che saprà sicuramente aiutarla e risolvere il suo problema.
      Grazie dell’attenzione e ci faccia sapere come sta.
      La Redazione di Anziani e Vita

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.