La Medicina anti-aging o medicina anti invecchiamento

Al giorno d’oggi diventa sempre più forte, tra la popolazione occidentale, il desiderio di non invecchiare, o quanto meno di mantenere un’ottimale condizione fisio-psichica nonostante il passare degli anni.
Ci viene in aiuto la medicina anti-aging, o medicina anti invecchiamento, ed è un nuovo approccio alla medicina che si propone di scoprire, prevenire, trattare e rallentare l’invecchiamento e il declino dell’organismo umano. È tesa a prevenire, e quindi a ritardare, l’invecchiamento fisiologico, ad allontanare le patologie che a esso si associano, a mantenere correttamente in efficienza il corpo. I punti fondamentali di questa nuova medicina sono concentrati in 4 P: Predizione, Prevenzione, Personalizzazione, Partecipazione. Si prefigge quindi di prevedere e anticipare lo sviluppo di molte malattie, mediante un approccio terapeutico personalizzato che mette al centro il rapporto di collaborazione tra medico e paziente. Negli Stati Uniti la medicina anti-aging è in rapida ascesa, sono molti i medici che adottano i suoi principi, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita a tutte le età e non solo ad un suo allungamento attraverso interventi farmacologici.
 
Quali sono gli Obiettivi della Medicina Anti-aging?
La medicina anti-aging o medicina funzionale tiene conto degli aspetti psicologici e comportamentali di ogni singolo individuo. Si pone i seguenti obiettivi clinici:

  • Prevenire le malattie cardiovascolari, il diabete, le disfunzioni endocrine, le malattie metaboliche e alcune forme di tumore;
    • Prevenire e trattare il sovrappeso e l’obesità;
    • Sviluppare percorsi diagnostici e preventivi nel campo dell’endocrinologia funzionale, comprese le terapie con  ormoni bioidentici per correggere squilibri endocrini, tra cui quelli associati a ipotiroidismo subclinico, peri-menopausa, meno­pausa e andropausa;
  • Prevenire disfunzioni cognitive tra cui i deficit della memoria e l’Alzheimer;
  • Prevenire e trattare le disfunzioni motorie tra cui la sedentarietà e prescrivere programmi di terapia motoria preventiva e riabilitativa;
  • Diagnosticare e trattare l’osteopenia e prevenire l’osteoporosi;
  • Sviluppare programmi di valutazione e riduzione dello stress psico-sociale e di gestione dell’ansia e della depressione;
  • Identificare predisposizioni genomiche a malattie cronico-degenerative e sviluppare programmi personalizzati di prevenzione.

Oggi la medicina ha grande bisogno di una nuova specializzazione preventiva che si concentri su una gestione migliore delle patologie croniche. La medicina antiaging è la prima e unica disciplina medica che mette a disposizione le più recenti scoperte scientifiche per ottenere questo risultato.antiaging2

Quando la scienza medica è indirizzata alla possibilità di vivere e invecchiare in salute, quando l’approccio clinico e/o chirurgico è applicato alla rivalutazione salutistica ed estetica dell’equilibrio psico-fisico del paziente, in questi casi è possibile parlare di Medicina Anti-Aging.
La Medicina Anti-aging, che non va confusa con la Chirurgia Estetica, persegue finalità di salute ed equilibrio in senso generale, andando ben oltre il puro obiettivo estetico. Non finalizza il suo intervento al miglioramento estetico della singola regione corporea, ma al benessere fisico e psichico della persona, agendo dall’interno.
Non esiste un metodo scientifico che permetta di invertire o bloccare un processo involutivo quale l’invecchiamento, ma esistono pratiche, accorgimenti e sostanze che consentono di minimizzare gli effetti di questo processo, riducendo i danni cellulari in genere e garantendo una situazione di benessere psico-fisico che duri nel tempo.
La medicina antiaging integra diverse discipline tra cui biologia molecolare, genetica, fisiologia, nutrizione, biochimica, endocrinologia, psicofisiologia e scienze motorie allo scopo di prevenire lo sviluppo di malattie e di rallentare il processo d’invecchiamento.
Essa parte dal concetto per cui l’invecchiamento non esiste senza degenerazione ed è quindi un processo fisio-patologico su cui si deve intervenire precocemente per ridurre il rischio di sviluppare malattie cronico-degenerative. Infatti circa 90% delle malattie degli adulti è legato ai processi degenerativi dell’invecchiamento. Queste comprendono malattie cardiovascolari, il diabete, le malattie cerebrovascolari, l’ipertensione, l’osteoporosi, l’osteoartrite, le malattie autoimmunitarie e l’Alzheimer. Con analisi predittive, diagnosi precoce ed interventi appropriati, la maggior parte di queste malattie può essere evitata e curata.
Oltre alla genomica, già parte integrante delle analisi svolte in medicina anti-aging, che permette di valutare le predisposizioni individuali a numerose patologie, nei prossimi anni entreranno a far parte del bagaglio d’interventi della medicina anti-invecchiamento anche le terapie con cellule staminali che permetteranno in sostanza di rigenerare tessuti danneggiati. Questo a testimonianza di un’altra caratteristica di questa medicina: la stretta vicinanza con il mondo della ricerca e l’introduzione rapida di novità diagnostiche e terapeutiche utili per il benessere dei pazienti. Questo riguarda tutte le aree della medicina anti-aging tra cui la nutrizione, l’integrazione alimentare, la correzione di squilibri ormonali, l’ esercizio fisico, la riduzione dello stress e le applicazioni di psicofisiologia come il biofeedback.
Per ottenere risultati concreti e duraturi, è necessaria un’attenzione costante e continua, dai 35 anni di età.  N.N A&V

Saper invecchiare è il capolavoro della saggezza, e una delle cose più difficili nell’arte difficilissima della vita.
Henri Frédéric Amiel, Diario intimo, 1839/81 (postumo, 1976/94)

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