Il vaccino antinfluenzale si o no?

Vaccino antinfluenzale

Linfluenza non è sempre un banale malanno di stagione come spesso si pensa.
Ogni anno, infatti, secondo il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC), causa in media 40.000 decessi prematuri in Europa. Sono le persone più fragili, quelle a maggior rischio di complicanze, tanto che il 90% dei decessi si verifica in persone di età superiore ai 65 anni, soprattutto se affetti da altre patologie.
Inoltre, l’influenza ha costi sociali elevatissimi. Ogni anno, infatti, colpisce, in forma più o meno severa, tra il 10 e il 20% della popolazione generale.
Ciò significa che, a causa dell’influenza, in un ristretto intervallo temporale, una cospicua parte della popolazione necessita di assistenza e farmaci, si assenta dal posto di lavoro (o dalla scuola nel caso di bambini) o comunque non può svolgere normalmente le proprie mansioni.
Per queste ragioni, il Ministero della Salute, in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, raccomanda la vaccinazione influenzale e la offre gratuitamente a particolari gruppi di persone.

Il vaccino anti-influenzale è efficace?
La vaccinazione antiinfluenzale è il mezzo disponibile più efficace e sicuro per prevenire la malattia. La protezione si sviluppa due settimane dopo la vaccinazione e dura almeno sei mesi. Nelle persone anziane, negli adulti e nei bambini affetti da malattie croniche che, pur vaccinati, dovessero ammalarsi, il vaccino protegge efficacemente dalle complicanze e riduce fino all’80% la probabilità di ricovero in ospedale o di morte.

Per chi è necessaria la vaccinazione anti-influenzale?
La vaccinazione è necessaria per le persone a rischio (gli anziani dai 65 anni di età; i bambini e gli adulti con malattie croniche) e per le persone addette allassistenza sanitaria e sociosanitaria o occupate in servizi di pubblica utilità. Ecco le persone per le quali il vaccino antiinfluenzale è necessario e gratuito:vaccino-antinfluenzale-dimezzate-richieste
•          Anziani a partire dai 65 anni;
•          Bambini (dai 6 mesi di età) e adulti affetti da:
◦           Malattie croniche dell’apparato respiratorio, circolatorio, urinario;
◦           Malattie del sangue;
◦           Diabete e altre malattie del metabolismo;
◦           Sindromi da malassorbimento intestinale;
◦           Fibrosi cistica;
◦           Malattie congenite e acquisite che causano una diminuzione delle difese immunitarie;
◦           Patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
◦           Bambini con malattia reumatica soggetti a prolungata assunzione di acido acetilsalicilico (ad esempio aspirina);
•          Personale sanitario e di assistenza (che opera in ospedale, in strutture di ricovero per anziani, in ambulatorio, in assistenza domiciliare);
•          Addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo: forze di polizia, vigili del fuoco, volontari dei servizi sanitari e di emergenza, addetti ai trasporti pubblici;
•          Familiari o conviventi di persone a rischio di sviluppare una malattia grave.
Chi non deve vaccinarsi contro linfluenza?
La vaccinazione anti-influenzale è controindicata:

  • nelle persone allergiche alle proteine dell’uovo (il vaccino antiinfluenzale viene prodotto su uova embrionate di pollo);
  • nelle persone che abbiano manifestato problemi neurologici o reazioni allergiche importanti dopo una precedente vaccinazione contro l’influenza.
  • La vaccinazione antinfluenzale è offerta in modo gratuito alle persone che rientrano nelle categorie a rischio. Il vaccino antinfluenzale è comunque indicato per tutti i soggetti che desiderino evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni, sentito il parere del proprio medico. Nei vari studi dei Medici Curanti sono esposti i calendari con le date e gli orari in cui effettuano le vaccinazioni.
    images-2A seconda dei casi, ci si può vaccinare:
  • presso il proprio medico di famiglia o pediatra di libera scelta
  • presso strutture sanitarie o ambulatori vaccinali e di prevenzione.
  • in alcuni casi possono essere coinvolti anche i medici del lavoro.
  • Esistono semplici azioni, che chiunque può mettere in pratica per proteggere se stesso dall’influenza e per non contribuire alla sua trasmissione. Queste azioni hanno tutte l’obiettivo di interrompere la catena di trasmissione dell’infezione, che si verifica, sia per via aerea (attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce), sia attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per maggiori informazioni vi rimandiamo al nostro precedente articolo: Arriva l’influenza! alcuni consigli per prevenirla.          M.S. A&V
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