Arriva il caldo! Alcuni consigli su come "sopravvivere"! ( seconda parte )

Durante il periodo estivo si possono adottare varie precauzioni per affrontare nel miglior modo possibile eventuali ondate di calore. Questi accorgimenti riguardano l’ambiente in cui si vive, le abitudini di vita e la cura della persona.
In presenza di temperature elevate, lo stato di benessere delle persone è legato alla temperatura e all’umidità dell’ambiente circostante. In generale, si può affermare che il clima è ben tollerato fino a una temperatura ambientale pari a 26°C, e un tasso di umidità pari all’80%. Per misurare la temperatura delle varie stanze dell’abitazione si possono installare nelle camere termometri e misuratori di umidità (igrometri).
Se nell’abitazione è presente un climatizzatore si consiglia di regolare la temperatura a valori compresi tra 24 e 26°C. Il ventilatore non deve essere acceso quando le temperature sono costantemente superiori a 32°C, poiché può favorire una pericolosa perdita di liquidi attraverso la sudorazione. La casa deve essere areata durante le ore notturne, mentre durante il giorno bisogna evitare l’ingresso dei raggi solari chiudendo le imposte esterne e le tende.
Il movimento è sempre raccomandabile. Anche quando la persona non può uscire di casa in modo autonomo, frequentare altre persone e visitare luoghi ricchi di verde, è comunque una buona abitudine.
Per una persona a rischio, è tuttavia opportuno evitare di uscire nelle ore più calde della giornata (solitamente dalle 11 alle 18). Anche l’abbigliamento è importante, si devono indossare abiti leggeri di cotone o lino. Sono inoltre da preferire i colori chiari, perché attirano meno i raggi solari.
Quali interventi in caso di ondata di calore?
In caso di caldo insopportabile, tutte le raccomandazioni sin qui riportate diventano obblighi assoluti da seguire.
Inoltre è necessario:
• aumentare il controllo della temperatura degli ambienti in cui soggiorna la persona assistita
• assicurarsi che la persona consumi una quantità di liquidi opportuna (non meno di 2 litri di acqua al giorno a meno di indicazioni diverse del medico di famiglia), e fare in modo che beva acqua o spremute di frutta anche nel caso non li richieda esplicitamente
• sospendere qualsiasi tipo di attività fisica nelle ore più calde della giornata (dalle 11 alle 18)
• fare spugnature o spruzzare con acqua fresca la persona, in modo da mantenere un’adeguata temperatura corporea
• misurare regolarmente la temperatura corporea all’anziano, perché se aumenta è necessario interpellare il medico
• stare attenti alla comparsa di sintomi come confusione mentale e agitazione, che possono indicare sofferenza dovuta alle elevate temperature
• quando possibile, portare la persona in luoghi climatizzati, per almeno 4 ore al giorno e comunque farla soggiornare nei luoghi meno caldi della casa.
Alcuni consigli sull’alimentazione:
• Fare pasti leggeri e frequenti, mangiare variato e masticare gli alimenti con cura per migliorare la digestione.
• Consumare almeno tre pasti nella giornata, quindi non saltare mai la prima colazione.
• Una dieta ricca di calcio (latte preferibilmente scremato e porzioni piccole di formaggio non più di due volte per settimana) e l’esercizio fisico aiutano il nostro scheletro a mantenersi in forma.
• Prendere per cena solo una tazza di latte o una minestrina non basta, perché non assicurano un adeguato apporto di energia e nutrienti.
• Mangiare tutti i giorni cereali (pane, pasta, riso, cracker, polenta), in porzioni ragionevoli; contenere la quantità di zucchero da tavola (due cucchiaini al dì) e limitare le bevande zuccherine, fredde e gassate a 2-3 volte per settimana.
• Mangiare tutti i giorni almeno tre porzioni di verdura (fresca o surgelata, cruda o cotta) anche sotto forma di minestroni, ed almeno un frutto di stagione maturo.
• Inserire due volte per settimana il pesce come secondo piatto.
• Inserire almeno due volte per settimana piatti a base di soli legumi (ad esempio insalata di fagioli o lenticchie in umido).
• Scegliete frutta ben matura e, solo se vi sono problemi di denti, facile da schiacciare come banane, pesche, pere, fragole oppure preparare frullati con la frutta più dura o spremute con gli agrumi.
• Ogni tanto va bene anche la frutta cotta.
• La frutta secca tradizionale come: noci (3-6), o mandorle (5-10), o nocciole (15), o pistacchi, si può consumare un paio di volte a settimana; insieme al pane costituisce una buona merenda o colazione.
• Cucinare le uova in modo semplice, sode o alla coque, strapazzate con salsa di pomodoro e ogni tanto in frittata con verdure.
• Cucinare senza eccedere con i grassi da condimento o le salse e salare le pietanze con moderazione.
• Come grasso da condimento privilegiare l’olio extra vergine di oliva.
• Bere acqua frequentemente, nel corso della giornata, anche se non si avverte lo stimolo della sete; limitarsi alle bevande alcoliche a bassa gradazione (vino e birra), in quantità moderata (max 3 bicchieri al giorno per gli uomini e 2 per le donne) e durante i pasti. Chi non beve alcolici non
cominci a farlo ora.
• Consumare dolci con parsimonia e non fare integrazioni di vitamine e sali minerali “fai da te”, ma solo se il medico lo giudica necessario e alle dosi consigliate.
Quando incombono caldo e afa, un importante alleato per combatterli deve essere l’alimentazione. Dobbiamo bere di più, mangiare di meno e più spesso, preferire frutta e verdura. Con il gran caldo il corpo si difende sudando e in questo modo perde liquidi e minerali. Per reintegrare i sali minerali, che si perdono in abbondanza attraverso la sudorazione, e per evitare disidratazione è necessario mangiare molta frutta e verdura, magari sotto forma di centrifugati e frullati. Pasti abbondanti o pesanti non sono in ogni caso consigliati. Per compensare la perdita di sodio è opportuno mangiare carne o pesce e formaggio. Con le affaticare l’apparato digerente e prevenire le congestioni, non rare in questo periodo. Così il pesce è meglio della carne, il formaggio fresco è da preferire a quello stagionato. Anche gli amanti della pasta devono tenersi a freno: solo una volta al giorno e in modica quantità. Gli anziani, per un problema di ormoni che di frutta, frullati. Vanno bene anche i sorbetti e i gelati alla frutta. Non quelli alla crema: dopo una sensazione iniziale di fresco, come tutti i dolci pesanti e ricchi di burro, provocano più sete. Ottimo il consiglio dei dieci bicchieri al giorno di acqua, “dose” ideale secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Bene anche il the, soprattutto se tiepido e deteinato, oppure le tisane e gli infusi; da evitare, invece, bevande gasate e anche troppo caffè: sono diuretici e causano una perdita di liquidi invece di rimpiazzarli. È sconsigliato l’alcol, che è un vasodilatatore e aumenta la frequenza cardiaca con tutti i rischi che ne derivano. In ogni caso, le bevande non devono mai essere ghiacciate, perché il rischio di congestione è dietro l’angolo. Se si osservano i consigli suggeriti, il nostro corpo non dovrebbe uscire troppo provato dal gran caldo e dalla fastidiosissima umidità.
Buona estate a tutti!!!  N.N. A&V

Amo l’estate, sentire sulla pelle i raggi del sole e respirare lunghe giornate.
Amo l’estate per la sua luce, il suo colore, e il profumo di emozioni pronte per essere vissute.
Stephen Littleword, 

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