Affettività e sessualità

Gli scienziati la chiamano la “nuova vecchiaia”, perché gli anziani di oggi, a differenza di quelli di trenta o quarant’anni fa, viaggiano, sono sportivi, sanno usare il computer e fanno sesso. A volte anche un sesso migliore di quello dei loro figli, perché più romantico e consapevole. Secondo medici e psicologi la terza età di oggi non è più quella di ieri, ma questa realtà è ancora oggetto d’ironia e incredulità, specie se si tratta di donne. L’eros nella terza età insomma non è più un tabù anzi, come segnalano gli esperti, è un toccasana per la salute: secondo una ricerca pubblicata sul Journal of the American Geriatric Society, le donne che vivono la loro vita sessuale in modo soddisfacente invecchiano meglio delle altre. Ci sarebbe dunque, secondo l’Università della California di San Diego, un circolo virtuoso alla base del legame tra sessualità e vecchiaia, e gli studiosi hanno rilevato che fra le donne dai 60 ai 69 anni che hanno una vita di coppia il 67% si ritiene “da moderatamente a molto soddisfatta della propria vita sessuale”. Tra i 70 e 79 anni il dato scende di poco ed è pari al 60%. Risale al 61% tra le donne che vanno dagli 80 agli 89 anni. “Molti anziani conservano la capacità di trarre piacere dall’eros”. Questo è particolarmente vero per chi mantiene “alti livelli di salute fisica e mentale”, spiega Wesley Thompson, uno degli autori. In realtà, a 75 anni solo un uomo su quattro perde interesse per la sessualità (Piette, Weill-Engerer, 2003). Studi empirici (Masters, Johnson) indicano che le persone fisicamente sane restano sessualmente attive fino in tarda età, ossia fino ad oltre gli 80 anni. A 80 e 90 anni esiste, quindi, sia nell’uomo che nella donna, una certa capacità di rapporti sessuali, come d’altra parte permangono desideri e sogni erotici. E’ certo che con l’età si modificano molte delle funzioni organiche e tra queste c’è la funzione sessuale, che ovviamente è diversa dal punto di vista fisiologico nell’uomo e nella donna. Il momento più evidente di questi cambiamenti anche dal punto di vista psicologico è il periodo della menopausa nella donna e dell’andropausa nell’uomo. Un altro fattore importante del desiderio, a tutte le età, è l’immagine di sé. In questa fase, in particolare, sentirsi a disagio con i cambiamenti avvenuti nel corpo, rende più difficile condividere l’intimità con qualcun altro. Particolarmente ardui da accettare sono mutazioni come l’incontinenza, l’aumento di peso, le modificazioni della pelle e del seno. Tutti generalmente legati alla menopausa.
Che cosa fare? La reazione di fronte a tali cambiamenti è molto soggettiva. Alcune donne li accettano come fenomeni del tutto naturali. Altre cercano di trovare rimedio. Molto dipende anche dalla presenza o meno di un partner e dal ruolo che egli svolge sul piano sessuale. Altro elemento di criticità è legato all’idea che la sessualità sia connessa obbligatoriamente alla capacità di procreare, questo porta spesso a considerare, erroneamente, l’anziano come asessuato. Si tende a voler attribuire ai giovani i piaceri della carne e le gioie della procreazione, ai vecchi le virtù della saggezza asessuata e priva di bisogni. L’errore più grande è quello di identificare in generale il sesso a semplice sfogo d’istinti fisiologici e non alla logica conseguenza del desiderio di vivere l’affetto,le emozioni e la socialità con la persona cara.     M.S A&V

“..E’ molto difficile che tu conosca te stesso, senza aver visto
il tuo volto riflesso negli occhi di qualcuno che ti ama…
L’Amore è uno specchio spirituale:..
Ti nutre..Ti integra… Ti ricorda il tuo volto originale..”  
(Osho)

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